Una storia di famiglia

Da cinque generazioni nella famiglia Brotini si creano scarpe fatte a mano

Il primo fu Giulio, discendente di una famiglia di artigiani che nel XIX secolo aveva lavorato per la corte del granduca di Toscana, a fondare nel 1923 il primo laboratorio calzaturiero a Cerreto Guidi (Firenze), ponendo le radici di una tradizione poi tramandata di padre in figlio. Nel 1946 il figlio Luciano trasformò il laboratorio in azienda e nel '58 attribuì il nome Pakerson al suo marchio. Il progetto di Luciano Brotini è stato poi proseguito dai figli Andrea e Antonio che per molti anni hanno ricoperto cariche importanti nelle principali associazioni calzaturiere italiane ed europee.

QUALITY AND VALUE

Lavorare con passione, anticipare i cambiamenti, creare innovazione valorizzando le risorse e le vocazioni artigiane orientandole ad una cultura di impresa condivisa e contemporanea, è il primo obiettivo della famiglia Brotini nel "creare eccellenza".

La cultura del saper fare è oggi un fattore competitivo decisivo in un mercato ampio e complesso come quello attuale. Solo riuscendo a conservare e valorizzare nel tempo, il patrimonio storico delle lavorazioni artigiane è possibile integrare "saper fare" a creatività, ricerca a cambiamento, innovazione a tradizione.

Ecco perché non si tratta solo di una visione di marca ma di un modo di pensare e di consolidare il futuro del Made in Italy, attraverso l'eccellenza di uno stile che esprime una cultura autentica della artigianalità. Da sempre ogni calzatura viene realizzata seguendo una precisa lavorazione che solo le generazioni degli artigiani cresciuti in Pakerson, sono in grado di realizzare. Solo così nascono calzature uniche, interpretando quella vocazione al lusso che rende il nostro marchio assolutamente riconoscibile.